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902 chilometri, 51 giorni di cammino, da Saint Jean Pied de Port a Finisterre. È il cammino di Santiago completo. Già di per sé compierlo è un’impresa memorabile, ma farlo in carrozzina è davvero qualcosa di speciale. Gli ostacoli e le difficoltà non sono pochi, ma tutto è possibile se si hanno le persone giuste accanto.

Il cammino di Santiago

Il cammino di Santiago è il cammino più famoso e battuto del mondo, che ogni anno attira migliaia di pellegrini, religiosi, avventurosi o tutti coloro che, semplicemente vogliono mettersi alla prova.

Cammino di Santiago
902 chilometri, 51 giorni di cammino, da Saint Jean Pied de Port a Finisterre. È il cammino di Santiago completo.

Ci sono diverse strade da percorrere. Diversi cammini che portano tutti a Santiago di Campostela. C’è il cammino francese, quello spagnolo o quello portoghese. Ognuno ha le proprie caratteristiche, un diverso livello di difficoltà, ma soprattutto un diverso numero di chilometri da percorrere.

Il più famoso è il cammino francese, che parte, appunto, in Francia, a Saint Jean Pied de Port, ed arriva a Santiago di Campostela, percorrendo tutta la Spagna.

È il più famoso e il più frequentato, ma anche il più lungo. Ci sono 779 chilometri da percorrere, in 30 giorni (anche se questi possono variare a seconda della preparazione atletica dei pellegrini). La maggior parte dei pellegrini li percorre a piedi, ma non è insolito trovare viaggiatori in bici o a cavallo. C’è chi viene con il cane e chi con i bambini.

Al percorso principale molti (chi ha tempo ed energia extra a disposizione) aggiungono il cammino che da Santiago arriva a Finisterre, il chilometro zero del cammino, considerata un tempo la fine del mondo conosciuto. Così si arriva ad un totale di 902 chilometri.

Cinque amici in cammino

Ed è proprio questa la strada che hanno percorso i Belfortissimi quest’estate nel corso della loro impresa storica.

Belfortissimi
Marco, Cristiano, Davide, Adam e Manuel, sono i Belfortissimi

Chi sono i Belfortissimi? Sono un gruppo di cinque ragazzi: Marco, Cristiano, Davide, Adam e Manuel. Come in molti fanno anche questo gruppo di amici aveva deciso di organizzarsi insieme per un viaggio post maturità. Ma loro non sono volati ad Ibiza o Formentera, come quasi tutti i loro coetanei. Loro hanno deciso di intraprendere il cammino di Santiago.

Ma c’è molto di più in questa vacanza tra amici. Marco, infatti, è un ragazzo con disabilità, in carrozzina. Senza i suoi amici non avrebbe mai potuto percorrere il cammino.

Insieme ai ragazzi sono partiti anche Michela, la mamma di Marco, e il fratellino Ludovico. Al gruppo si sono poi uniti altri tre ragazzi, che li hanno seguiti con un furgone, per fornire tutta l’assistenza di cui avevano bisogno, e che hanno immortalato l’impresa con foto e video.

Chi sono i Belfortissimi

Come dicevamo questo gruppo di amici si fa chiamare i Belfortissimi. I ragazzi vengono da Belforte, un paesino nelle Marche. Gli abitanti di Belforte si chiamano Belfortini, ma loro sono i Belfortissimi e non è difficile capire il perché di questo soprannome.

“Camminare non è solo terapeutico per l’individuo, ma è un’attività poetica che può guarire il mondo dei tuoi mali” – Bruce Chatwin.

Il cammino di Santiago con la Joelette

Adesso capirete che le difficoltà non sono poche e i ragazzi sono stati straordinari. Già normalmente il cammino è impegnativo, ma questi ragazzi se la sono dovuta vedere con barriere architettoniche non indifferenti, sentieri sterrati e scoscesi e, non da meno, con una pandemia in corso.

Joelette
Joelette, la sedia a rotelle da fuori strada

Indispensabile per un’impresa di questo tipo è la Joelette, una speciale sedia a rotelle da fuori strada. Questa speciale carrozzina permette gite o corse fuori porta a persone con ridotta mobilità. Occorre, però, l’aiuto di almeno tre accompagnatori.

I ragazzi si sono così divisi i compiti: Manuel e Adam erano al manubrio, con il compito di mantenere la Joelette in equilibrio. Davide e Cristiano, invece, si sono alternati per trainare la carrozzella. In alcuni casi, soprattutto nei tratti più difficoltosi, con l’aggiunta di un’imbracatura Davide e Cristiano hanno potuto trainare la carrozzella contemporaneamente.

Quale è stato il momento più bello di tutto il viaggio? Ovviamente i ragazzi hanno risposto: quando, alla fine abbiamo visto l’oceano!

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