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libreria piena di libri

Chi legge, vive mille vite prima di morire. Chi non legge mai, ne vive una sola

Mi è rimasta impressa una frase di uno scrittore che disse: Chi legge vive mille vite prima di morire. Chi non legge mai ne vive una sola. Posso assicurarvi che è tutto vero! Se penso a quando evitavo tutte queste cose… Quando ero più piccolo non mi piaceva leggere. Gli unici libri che prendevo in mano, erano quelli di testo e solo perché ero costretto. Le uniche cose che leggevo, erano le riviste di auto per cui nutro una vera passione. Se fino a ieri qualcuno mi avesse detto di leggere un libro, avrei sicuramente risposto con un secco no, perché mi sembrava tempo perso.

Da qualche tempo però, ho iniziato a leggere libri e articoli vari e mi accorgo di quanto sia importante leggere per me, per allenare il cervello e tenermi informato. Di recente, ad esempio, ho letto “Il sogno di Merlino”, di Jack Whyte. Si racconta di un ipotetico “prequel” alla storia leggendaria del mitico Re Artù. La storia di un giovane Merlino e del suo viaggio, che lo porterà, infine, ad incontrare Artù, dando inizio alle leggende che tutti conosciamo. Man mano che leggevo, immaginavo le sue avventure, i luoghi che visitava e le storie tra i personaggi. Riga dopo riga e pagina dopo pagina, ero invogliato a leggere sempre una parola in più.

Un po’ di storia

Siamo passati dalla scrittura cuneiforme della Mesopotamia, ai geroglifici egizi, fino alla scrittura odierna con l’andar del tempo. Ancora non si sa con certezza se i due popoli inventarono il loro metodo o gli scambi commerciali contribuirono allo scambio di informazioni. I metodi di scrittura odierni sono diversi a seconda dei luoghi, ad esempio gli ideogrammi in Cina e Giappone, il cirillico in Russia, eccetera. Quel che è comune a tutti, è la capacità dell’umanità di trasmettere il proprio pensiero non più solo in maniera orale.

La letteratura nacque assieme alla scrittura, anche se con pareri discordanti, perché i primi scritti risalgono a molti millenni dopo la nascita della scrittura. I primi libri non erano come quelli che leggiamo tutti i giorni, siamo passati da fragili tavolette d’argilla a rotoli di papiro da srotolare lentamente. Questo rendeva la lettura molto più lenta e poco comoda, ma poi il rotolo fu sostituito dal libro classico. In questo modo la lettura divenne più scorrevole e conteneva più informazioni. All’inizio i libri erano un’esclusiva di religiosi e benestanti, quindi la diffusione della parola scritta era una cosa rara e lenta. Nel corso degli anni, con la nascita di scuole e università, furono necessari più libri per tutti e non solo per poche persone. Nacquero così le biblioteche dove chiunque poteva consultare i testi in qualsiasi momento. Da qui in avanti le persone che leggevano erano sempre maggiori, grazie anche all’alfabetizzazione.

Fonte Wikipedia

Leggere fa bene

Leggere ci insegna a conoscere nuovi vocaboli e nuove storie, a parlare e scrivere correttamente. La lettura stimola il cervello e la memoria, ci aiuta a combattere lo stress, perché nel momento in cui leggiamo non pensiamo ad altro prendendoci un momento di relax. Leggere quindi fa bene al nostro organismo, magari rifugiandoci nelle pagine di un bel romanzo e fantasticando sulla storia che leggiamo. Purtroppo non si dà tanta importanza alla lettura, infatti sono ancora molto poche le persone che leggono libri, soprattutto tra i giovani. Credo che ci si dovrebbe abituare a leggere fin da bambini, magari iniziando con dei libri di favole per i più piccini e dei libri di avventure per i più grandi. Una bella esperienza sarebbe portare un bambino in biblioteca o in libreria cosicché la sua curiosità lo porti a scegliere il libro che più lo attira. Ruolo fondamentale lo ha anche la scuola, la lettura è un ottimo alleato per raggiungere una scrittura più corretta e uno stimolo alla fantasia degli scolari.

Sono migliorato tantissimo da quando ho iniziato a leggere assiduamente. Il mio consiglio è quello di leggere qualsiasi cosa, un libro, un giornale, fumetti (magari sorvolando quelle riviste che non raccontano nulla… ci siamo capiti). Chi legge vive mille vite anziché una sola. Fate come me.

Revisione Alessandro

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